Inquadramento tassonomico
Anche il Cincillà (Chinchilla laniger) proviene dal Sudamerica come la Cavia (anche se vive più in alto, fino a 3-5000 metri) e nel suo nome porta scritto il suo destino: già per gli indios era essenzialmente un animale da pelliccia.
La magnificenza del pelo li rende però anche stupendi da accarezzare, anche se il loro carattere è più difficile di quello della cavia. Gli adulti pesano intorno ai 4-500 gr, mentre le femmine possono arrivare fino a 800 gr.
A differenza della maggior parte dei roditori da compagnia, i Cincillà sono animaletti longevi e, se ben tenuti, possono superare i 15 anni. Le femmine raggiungono la maturità sessuale non prima dei 7-10 mesi e hanno una lunga gestazione di 105-115 giorni: se si pensa che la media dei parti è di due piccoli e che una buona fattrice produce una media di 5 cuccioli l’anno, è facile capire perché le quotazioni di questo animale sono sempre molto superiori a quelle degli altri piccoli roditori.
Sistemazione in casa
I Cincillà sono animali molto attivi e hanno bisogno di spazio: una gabbia di 2x2x1 mt è adeguata soprattutto se provvederemo vari ripiani per saltare e arrampicarsi e una cassetta per nascondersi: poiché sono roditori entusiasti è meglio scegliere gabbie in tutto metallo.
Anche il fondo può essere di rete metallica, purché si forniscano aree di fondo solido per il riposo.
La miglior lettiera è probabilmente la “Yesterday news” fatta di carta da giornale riciclata, altrimenti giornale, truciolo o fieno vanno bene: come al solito è meglio evitare sabbie assorbenti per gatti e simili, a meno che un fondo in rete non impedisca assolutamente all’animale il contatto con il materiale.
I Cincillà amano il fresco (10-20 oC) mentre sopportano molto male le temperature oltre 28-30 oC, soprattutto se c’è umido (alto rischio di colpo di calore quasi sempre fatale).
Un’esigenza particolare per il Cincillà è fare frequenti (almeno a giorni alterni) bagni di sabbia: se non si trova la sabbia apposita si può utilizzare una miscela di talco non profumato anallergico e quella farina dietetica nota come Maizena per uno spessore di 5-8 cm: sabbia di mare o da edilizia sono invece inadatte e rovinano il pelo.
Alimentazione
I fabbisogni nutrizionali dei Cincillà sono meno conosciuti di quelli del coniglio: tuttavia sembra che essi possano assimilare la cellulosa ancora meglio di quest’ultimo.
In natura essi mangiano ogni vegetale che trovano nel loro habitat semidesertico e sono quindi adattati a una dieta piuttosto povera. La formula comunemente accettata per i pellet per Cincillà (non sempre facili da trovare, in realtà) è 16-20% di proteine, 2-5% di grassi e 15-35% di fibra. La razione di mantenimento dovrebbe essere a base di fieno polifita supplementato da uno o due cucchiai di pellet per capo e da un pò di verdure: la quota di pellet deve essere aumentata durante i periodi di accrescimento e riproduzione. Una dieta a base di solo pellet predispone a rovinose enteriti e rovina il pelo degli animali. Occasionalmente si possono dare frutta secca e noccioline; da evitare assolutamente dolci, cioccolato, cibi per cani e gatti ed eccessi di derivati dei cereali (pane, fette biscottate e biscotti).
I Cincillà sono roditori entusiasti e devono sempre avere a disposizione qualcosa da rosicchiare, come una pietra pomice e rami di melo, pero o salice: da evitare invece i rami di susino, ciliegio, pesco (in generale le piante di cui non si può mangiare il nocciolo) almeno finché non sono seccati da circa un mese, i legni resinosi e quelli tossici come l’oleandro.
Attenzioni medico-veterinarie
Visita ogni 6-12 mesi per controllo denti anteriori e posteriori ed esame delle feci; a casa è consigliabile pesare l’animale ogni 7 giorni nel primo periodo e poi ogni 8-10 settimane dato che spesso un calo ponderale è la prima spia di una malattia o di un maladattamento.